MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA Sessione degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di perito industriale e perito industriale laureato. (15E01286)

Versione originale dell'atto
Gazzetta Ufficiale n. 25 del 31-03-2015

I testi riportati non hanno carattere di ufficialità. Ai sensi di legge, l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa, dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano (IPZS), sulla versione cartacea della Gazzetta Ufficiale.

  • Scheda di sintesi
  • Concorso
  • Allegati
  • Titolo: Sessione degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di perito industriale e perito industriale laureato. (15E01286)
  • Categoria: Amministrazioni centrali
  • Ente: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • Data: 31-03-2015
  • Scadenza: 30-04-2015

Art. 1 E' indetta, per l'anno 2015, la sessione degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di Perito Industriale e Perito Industriale laureato. [...]

			IL DIRETTORE GENERALE 
 
    Vista  la  legge  8  dicembre  1956,   n.   1378   e   successive
modificazioni, recante norme sugli esami di Stato per  l'abilitazione
all'esercizio delle professioni; 
    Visto il decreto ministeriale 9 settembre  1957  di  approvazione
del regolamento sugli esami di Stato  di  abilitazione  all'esercizio
delle professioni; 
    Vista la legge 2  febbraio  1990,  n.  17,  contenente  modifiche
all'ordinamento professionale dei periti industriali; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5  giugno  2001,
n. 328,  recante  modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina  dei
requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative  prove
per l'esercizio di talune professioni, nonche' della  disciplina  dei
relativi ordinamenti; 
    Visto in particolare l'art. 7 comma 2 del  predetto  decreto  del
Presidente della Repubblica  n.  328/2001,  che  stabilisce  che:  "I
decreti ministeriali che introducono modifiche delle classi di laurea
e di laurea specialistica  definiscono  anche,  in  conformita'  alla
normativa vigente, la relativa corrispondenza con i  titoli  previsti
dal presente regolamento, quali requisiti di ammissione agli esami di
Stato"; 
    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
gennaio 2013, recante linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione  degli
istituti tecnici superiori; 
    Visto il decreto  ministeriale  29  dicembre  1991,  n.  445,  di
approvazione  del  regolamento   per   gli   esami   di   Stato   per
l'abilitazione  all'esercizio  della  libera  professione  di  perito
industriale, per il quale  gli  esami  hanno  luogo,  ogni  anno,  in
un'unica sessione indetta con ordinanza del Ministro  della  pubblica
istruzione (art. 1, comma 1); 
    Visto il decreto ministeriale 29 dicembre 2000, n.  447,  con  il
quale e' stato integrato l'allegato B al  predetto  decreto  con  gli
argomenti oggetto della seconda prova scritta o  scritto-grafica  per
gli indirizzi di nuovo ordinamento; 
    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante norme in materia di
procedimento amministrativo e di diritto  di  accesso,  e  successive
modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  28  dicembre
2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa; 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni pubbliche; 
    Visto il decreto legislativo 30  giugno  2003,  n.  196,  recante
disposizioni in materia di dati personali; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
n. 642, in materia di imposta di bollo; 
    Vista la legge del 24 marzo 2012, n. 27,  recante:  "Disposizioni
urgenti per la concorrenza, lo sviluppo  delle  infrastrutture  e  la
competitivita'.",   di   conversione,    con    modificazioni,    del
decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1, ed in particolare l'art. 9, comma
6; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7  agosto  2012,
n. 137, ed in particolare l'art. 6; 
    Visto il decreto  del  Direttore  Generale  per  gli  Ordinamenti
scolastici, n. 5213 del 27 luglio 2011, di delega ai Direttori  degli
Uffici Scolastici Regionali ed ai Sovrintendenti  delle  province  di
Trento e Bolzano; 
    Visto il decreto ministeriale 3 novembre 1999,  n.  509,  recante
"Regolamento recante norme concernenti  l'autonomia  didattica  degli
Atenei", cosi' come modificato dal decreto  ministeriale  22  ottobre
2004, n. 270; 
    Visto l'art.  8,  comma  1,  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 5 giugno 2001, n. 328 che dispone,  facendo  salvo  quanto
previsto dalle norme finali e transitorie contenute nel titolo II, la
possibilita' per coloro i quali hanno conseguito o  conseguiranno  il
diploma di laurea regolato  dall'ordinamento  previgente  ai  decreti
emanati in applicazione dell'art. 17, comma 95, legge 15 maggio 1997,
n. 127, sono ammessi a partecipare agli esami di  Stato  sia  per  la
sezione A che per le sezioni B degli albi relativi  alle  professioni
di cui al titolo II; 
    Visto  il  decreto  ministeriale  4  agosto  2000,   cosi'   come
modificato  dal  decreto  ministeriale   16   marzo   2007,   recante
"Disciplina delle classi di laurea" (in  Gazzetta   Ufficiale  S.O.  n.
155 del 6 luglio 2007 ); 
    Considerato che la giurisprudenza di legittimita' afferma che  ai
fini   dell'ammissione   all'esame   di   abilitazione   l'onere   di
documentazione  del  titolo  di  studio  e'  assolto  anche  con   la
produzione di un titolo superiore che  assorba  integralmente  quello
esplicitamente richiesto, posto che il diploma di laurea,  conseguito
al termine di un  corso  quadriennale,  rappresenta  un  quid  pluris
rispetto alla laurea triennale avente analogo contenuto formativo; 
    Tenuto conto del decreto Interministeriale 5 maggio 2004  (pubbl.
nella   Gazzetta   Ufficiale   21   agosto   2004    n.   196,   recante
"Equiparazioni  dei  diplomi  di  laurea  (DL)  secondo  il   vecchio
ordinamento alle nuove classi delle lauree  specialistiche  (LS),  ai
fini della partecipazione ai concorsi pubblici"; 
    Visto l'art. 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992,
n. 502, recante: "Riordino della disciplina in materia  sanitaria,  a
norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992,  n.  421",  nel  testo
modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517; 
    Vista la legge 26.2.1999, n. 42, pubbl. in  Gazzetta  Ufficiale  n.
50 del 2 marzo 1999, recante "Disposizioni in materia di  professioni
sanitarie", in particolare l'art. 4, il quale dispone  che,  ai  fini
dell'esercizio   professionale   e   dell'accesso   alla   formazione
post-base,  i  diplomi  e  gli  attestati  conseguiti  in  base  alla
precedente normativa, che abbiano permesso l'iscrizione  ai  relativi
albi professionali o l'attivita' professionale in  regime  di  lavoro
dipendente  o  autonomo  o  che  siano   previsti   dalla   normativa
concorsuale del personale del Servizio sanitario  nazionale  o  degli
altri comparti del settore pubblico,  sono  equipollenti  ai  diplomi
universitari  di  cui  al  citato  art.  6,  comma  3,  del   decreto
legislativo  n.  502  del  1992,  e   successive   modificazioni   ed
integrazioni, ai fini  dell'esercizio  professionale  e  dell'accesso
alla formazione post-base, nonche', al comma 2, ad  ulteriori  titoli
conseguiti  conformemente  all'ordinamento  in  vigore  anteriormente
all'emanazione   dei   decreti   di   individuazione   dei    profili
professionali; 
    Visto  il  decreto  ministeriale  17  gennaio  1997,  n.  58  che
istituisce la figura  professionale  del  tecnico  della  prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro; 
    Visto il  decreto  ministeriale  27  luglio  2000   che  riferisce
l'equipollenza direttamente alla qualifica di "operatore di vigilanza
e ispezione", per il cui esercizio la normativa  previgente,  di  cui
all'art. 81 del decreto ministeriale della Sanita' 30  gennaio  1982,
prevedeva il possesso di una serie di diplomi di  maturita'  tecnica,
tra i quali quello di perito industriale; 
    Considerata  la  giurisprudenza  amministrativa   che   riconosce
equipollenti  il   diploma   di   perito   industriale   al   diploma
universitario di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi
di lavoro  ai  fini  dell'esercizio  dell'attivita'  professionale  e
dell'accesso ai pubblici concorsi, a  norma  dell'art.  6,  comma  3,
decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e dell'art. 4, comma 2,
della legge 26 febbraio 1999, n. 42; 
    Considerato, in particolare,  i  piani  di  studio  delle  lauree
quadriennali (DL)  in  Fisica  (Tabella  XXI  del  regio  decreto  30
settembre 1938 n. 1652 come modificata dal  decreto  ministeriale  23
febbraio 1994 in  Gazzetta  Ufficiale  n.  147  del  25  giugno  1994),
Informatica (Tab. XXVI-bis del regio decreto  30  settembre  1938  n.
1652, come modificata dal decreto ministeriale  30  ottobre  1992  in
Gazzetta Ufficiale n. 59  del  12  marzo  1993),  Scienze  Geologiche
(Tabella XXVI del regio  decreto  30  settembre  1938  n.  1652  come
modificata dal decreto del Presidente della Repubblica 4 maggio  1989
in Gazzetta Ufficiale n. 230 del 2  ottobre  1989)  e  Tecnico  della
Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di  Lavoro  (D.M.  17  gennaio
1997, n. 58, l'art. 4, comma 1, legge 26 febbraio 1999, n. 42, ed  il
decreto ministeriale 27 luglio 2000 ). 
 
                               Ordina: 
 
 
                               Art. 1 
 
 
    1. E' indetta, per l'anno 2015, la sessione degli esami di  Stato
per l'abilitazione all'esercizio della libera professione  di  Perito
Industriale e Perito Industriale laureato.

Art. 2 Requisiti di ammissione

				Art. 2 
 
 
                       Requisiti di ammissione 
 
 
    1. Alla sessione d'esami sono ammessi i candidati in possesso del
diploma di istruzione  secondaria  superiore  di  Perito  Industriale
capotecnico e diploma di maturita' tecnica di Perito Industriale,  ai
sensi dell'art. 1 del decreto-legge 15 febbraio  1969  convertito  in
legge n. 119/1969, conseguito presso un istituto statale, paritario o
legalmente riconosciuto che, alla data del giorno precedente a quello
di inizio delle prove d'esame, abbiano: 
    A - completato un periodo di attivita' tecnica subordinata, anche
al di fuori di uno  studio  tecnico  professionale,  conformemente  a
quanto previsto dalla normativa vigente in materia; 
    B - completato un  periodo  biennale  di  frequenza  di  apposita
scuola superiore diretta a fini speciali finalizzata al settore della
specializzazione relativa al diploma  (art.  2,  comma  3,  legge  n.
17/1990); 
    C - completato il periodo, previsto dalla norma, di formazione  e
lavoro con contratto a norma di legge e con  mansioni  proprie  della
specializzazione relativa al diploma; 
    D - completato il  periodo,  previsto  dalla  norma,  di  pratica
durante il quale il praticante perito industriale  abbia  collaborato
all'espletamento   di   pratiche    rientranti    nelle    competenze
professionali della specializzazione relativa al diploma. 
    Il periodo di formazione e lavoro ed il periodo di pratica devono
essere stati svolti presso un  perito  industriale,  un  ingegnere  o
altro professionista con attivita' nel settore della specializzazione
relativa al diploma del praticante o in un settore  affine,  iscritti
nei rispettivi albi professionali da almeno un quinquennio. 
      E - frequentato, con esito  positivo,  corsi  di  istruzione  e
formazione tecnica superiore o istruzione  tecnica  superiore,  della
durata di quattro semestri, comprensivi di tirocini non  inferiori  a
sei mesi coerenti con  le  attivita'  libero  professionali  previste
dalla sezione dell'albo cui si ha titolo ad accedere in relazione  al
diploma posseduto (specializzazione) (art. 55, comma 3,  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 328/2001). I Collegi  provinciali  dei
periti industriali accertano la sussistenza della detta coerenza,  da
valutare  in  base  a  criteri  uniformi  sul  territorio  nazionale.
Eventuali, motivati giudizi negativi, preclusivi dell'ammissione agli
esami, sono tempestivamente notificati agli interessati. 
    2. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, comma 2,  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 137/2012,  l'iscrizione  nel  registro
dei praticanti  e'  condizione  per  lo  svolgimento  del  tirocinio.
Pertanto, a norma del secondo periodo del predetto comma 2,  ai  fini
dell'iscrizione  nel  registro  dei  praticanti  e'  necessario  aver
conseguito la laurea o il diverso titolo di istruzione previsti dalla
legge per l'accesso alla professione regolamentata, ferme restando le
altre disposizioni previste dall'ordinamento universitario. 
    3. Alla sessione d'esami sono ammessi, altresi', i  candidati  in
possesso di uno dei seguenti titoli in coerenza con le corrispondenti
sezioni: 
    F -  diplomi  universitari  triennali,  di  cui  alla  tabella  C
allegata (art. 8, comma 3, decreto del Presidente della Repubblica n.
328/2001 e relativa tabella A); 
    G - lauree, comprensive di un tirocinio di sei mesi, di cui  alla
tabella D allegata (art. 55, commi 1  e  2,  decreto  del  Presidente
della Repubblica n. 328/2001). 
    H  -  lauree  quadriennali  del   vecchio   ordinamento,   lauree
specialistiche e/o magistrali di cui alla tabella E allegata. 
    4. Il periodo di tirocinio puo' essere stato svolto in tutto o in
parte durante il corso degli studi  secondo  modalita'  stabilite  in
convenzioni stipulate fra gli Ordini o Collegi e le Universita',  gli
istituti di istruzione secondaria o gli enti che  svolgono  attivita'
di formazione professionale o tecnica superiore  (art.  6,  comma  1,
decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001). 
    5.  Ai  fini  dell'ammissione,  restano  validi  i   periodi   di
tirocinio, previsti dal regolamento professionale, maturati in  epoca
precedente l'entrata in  vigore  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 137/2012.

Art. 3 Sedi di esame

				Art. 3 
 
 
                            Sedi di esame 
 
 
    1. Sono sedi di esame gli istituti tecnici  industriali  statali,
elencati nella tabella A allegata,  ubicati  nelle  citta'  sedi  dei
Collegi dei periti industriali, ad eccezione delle sedi di  esame  di
Verres,  Verbania,   Imperia,   Urbino,   Ancona   e   Caltanissetta,
individuate, rispettivamente, per i Collegi  ubicati  nei  comuni  di
Aosta, Gravellona Toce, Ventimiglia, Pesaro, Osimo ed  Agrigento  che
non sono sedi di istituti tecnici industriali (l'intera provincia  di
Agrigento ne e' priva). 
    2.  Qualora  in  qualche  sede  di  esame  i  candidati  iscritti
risultino, rispettivamente, in numero inferiore o superiore ai limiti
indicati nell'art.  9  del  regolamento,  possono  essere  costituite
commissioni per candidati provenienti da  diverse  sedi  di  Collegi,
ubicate, ove necessario, anche in regione diversa, o piu' commissioni
operanti nella medesima localita'. 
    3. Qualora gli istituti individuati quali sedi d'esame  dovessero
risultare  inutilizzabili  per   motivi   contingenti,   ovvero   per
ridefinizione della rete scolastica e nel caso in cui il numero delle
domande pervenute ecceda  le  possibilita'  ricettive  dell'istituto,
possono essere costituite commissioni ubicate, ove necessario,  anche
presso istituti, della stessa o di altra  provincia,  non  menzionati
nella detta tabella A. 
    4. Degli eventuali provvedimenti di cui ai precedenti paragrafi 2
e 3 viene dato tempestivo avviso  ai  candidati  interessati  per  il
tramite dei Collegi presso  i  quali,  secondo  quanto  disposto  dal
successivo art. 4, sono presentate le domande.

Art. 4 Domande di ammissione - Modalita' di presentazione - Termine - Esclusioni

				Art. 4 
 
 
Domande di ammissione  -  Modalita'  di  presentazione  -  Termine  -
                             Esclusioni 
 
 
    1. I candidati devono, entro il termine perentorio di 30 (trenta)
giorni dalla pubblicazione della presente  ordinanza  nella  Gazzetta
Ufficiale - 4A serie speciale - presentare, come  indicato  al  comma
successivo, domanda di ammissione agli esami, unitamente ai documenti
di rito e redatta secondo le modalita' stabilite dal successivo  art.
5, soltanto all'istituto, indicato nella predetta tabella A,  ubicato
nella provincia (ad eccezione di Agrigento per  la  quale  l'istituto
sede  d'esame  e'  quello  di  Caltanissetta  )  sede  del   Collegio
competente ad attestare il possesso del requisito di ammissione (art.
1, comma 4, regolamento). 
    2. Le domande, indirizzate al Dirigente Scolastico  dell'istituto
tecnico sede d'esame,  devono,  pero',  essere  inviate  al  Collegio
provinciale di appartenenza che provvedera' agli adempimenti previsti
dall'art. 7 della presente O.M. 
    Le domande devono pervenire secondo una delle seguenti modalita': 
    a) a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento,  (fa  fede  il
timbro dell'ufficio postale accettante, cui compete la spedizione); 
    b) a mano direttamente al Collegio competente, entro  il  termine
sopra indicato; (fa fede l'apposita  ricevuta  che  viene  rilasciata
agli interessati dai Collegi, redatta su carta intestata, recante  la
firma dell'incaricato  alla  ricezione  delle  istanze,  la  data  di
presentazione ed il numero di protocollo); 
    c)  tramite  PEC  (Posta  Elettronica  Certificata)  al  Collegio
competente, ove il Collegio stesso sia abilitato al ricevimento,  (fa
fede la stampa che documenta l'inoltro, in data utile, della PEC). 
    3. Non sono ammessi agli esami i candidati che abbiano spedito le
domande con i documenti oltre il termine di scadenza stabilito  quale
ne sia la causa, e coloro i quali risultino sprovvisti dei  requisiti
prescritti dal precedente art. 2. 
    4. L'esclusione puo' avere luogo in qualsiasi momento, quando  ne
siano emersi i motivi, anche durante lo svolgimento degli esami.

Art. 5 Domande di ammissione - Contenuto

				Art. 5 
 
 
                  Domande di ammissione - Contenuto 
 
 
    1. Nella domanda di ammissione agli esami, datata,  sottoscritta,
con marca da bollo (euro  16,00)  e  corredata  della  documentazione
indicata nel successivo art. 6, i candidati,  consapevoli  sia  delle
responsabilita' penali per dichiarazioni mendaci e per  formazione  o
uso di atti falsi (art. 76 decreto del Presidente della Repubblica n.
445/2000), sia del fatto che la non veridicita' del  contenuto  delle
dichiarazioni  comporta  la  decadenza  dai  benefici   eventualmente
conseguiti (art. 75 citato decreto del Presidente della  Repubblica),
devono dichiarare (articoli 46 e 47  citato  decreto  del  Presidente
della Repubblica): 
    il cognome ed il nome; 
    il luogo e la data di nascita; 
    la residenza anagrafica e l'indirizzo  al  quale  desiderano  che
vengano inviate eventuali comunicazioni relative agli esami; 
    Alla sessione d'esami sono ammessi i candidati  in  possesso  del
diploma di istruzione  secondaria  superiore  di  Perito  Industriale
capotecnico e diploma di maturita' tecnica di Perito Industriale, con
precisa    indicazione:    della    esatta    denominazione     della
specializzazione (precisare se di nuovo  o  precedente  ordinamento);
dell'istituto sede d'esame; dell'anno  scolastico  di  conseguimento;
del voto riportato; dell'istituto che ha  rilasciato  il  diploma  se
diverso da quello sede d'esame; della data del diploma; del numero ed
anno di stampa, se  esistenti,  dello  stesso  (apposti  in  calce  a
destra); della data di consegna e del numero del registro dei diplomi
(apposti sul retro). Nel caso in cui il diploma non sia stato  ancora
rilasciato ovvero non sia, comunque,  in  possesso  dell'interessato,
precisare tali circostanze ed indicare l'istituto che  ha  rilasciato
il relativo certificato, se posseduto, con gli estremi  dello  stesso
(data e numero di protocollo). La dichiarazione in argomento  non  e'
richiesta a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti  di  cui
al precedente art. 2, comma 2, lettere F, G e H (diplomi universitari
e lauree); 
    di essere iscritti nel registro dei praticanti,  con  indicazione
del Collegio provinciale e della sezione; 
    la  pratica  professionale  svolta  ovvero  la  scuola  superiore
diretta a fini speciali  presso  la  quale  e'  stato  conseguito  il
relativo diploma, con indicazione della specializzazione e della data
del conseguimento. La dichiarazione in argomento non e'  richiesta  a
coloro che sono in possesso di uno dei requisiti di cui al precedente
art. 2, commi 1 e 2, lettere E, F, G e H (corsi IFTS, ITS  e  diplomi
universitari e lauree); 
    di essere in possesso (come certificato, per i titoli di  cui  al
precedente art. 2, comma 1, dal Presidente del  competente  collegio)
di uno dei requisiti di ammissione prescritti, da riportare  in  modo
specifico come  indicato  al  precedente  art.  2.  In  relazione  ai
requisiti di cui al precedente art. 2, commi 1 e 2, lettere B, E,  F,
G e H (diplomi di scuola superiore diretta  a  fini  speciali,  corsi
IFTS,  ITS,  diplomi  universitari  e  lauree)  e  comma  3,  occorre
dichiarare, con fedele e  completa  trascrizione,  il  contenuto  del
diploma e/o della certificazione posseduta (per i corsi IFTS,  ITS  e
le lauree occorre, in particolare, dichiarare  l'avvenuto  compimento
del prescritto tirocinio non inferiore a sei mesi); 
    di indicare la specializzazione per la quale intendono conseguire
l'abilitazione, nei casi di cui alle  lettere  dalla  A  alla  H  del
precedente art. 2. I possessori  di  diplomi  universitari  e  lauree
indicano unicamente le specializzazioni di nuovo ordinamento; 
    di non aver prodotto, per la sessione  in  corso  ed  a  pena  di
esclusione  in  qualsiasi  momento  dagli  esami,  altra  domanda  di
ammissione ad una diversa sede di esame. 
    2. Coloro i quali abbiano dichiarato di dover ancora maturare  il
requisito di  tirocinio  previsto  sono  tenuti  successivamente,  ad
avvenuta maturazione di  questo,  a  dichiararne,  sotto  la  propria
responsabilita',  il  possesso  con  apposito  atto  integrativo  dei
contenuti della domanda  gia'  presentata  indirizzato  al  Dirigente
Scolastico dell'istituto  sede  d'esame  e  da  inviare  al  Collegio
competente. 
    3. I candidati diversamente abili devono, ai sensi  dell'art.  20
legge n. 104/1992, indicare nella domanda quanto loro necessario  per
lo svolgimento delle  prove  (specifici  ausili  ed  eventuali  tempi
aggiuntivi, quali certificati da una competente  struttura  sanitaria
in relazione allo specifico stato ed alla tipologia di prove  d'esame
da sostenere). I medesimi attestano nella domanda, con  dichiarazione
ai sensi dell'art. 39 legge n. 448/1998, l'esistenza delle condizioni
personali richieste.

Art. 6 Domande di ammissione - Documentazione

				Art. 6 
 
 
               Domande di ammissione - Documentazione 
 
 
    1. Alla domanda di ammissione agli esami devono essere  allegati,
pena l'esclusione dalla sessione d'esame in caso di omesso versamento
della tassa e del contributo, i seguenti documenti: 
    curriculum  in  carta  semplice,  sottoscritto   dal   candidato,
relativo  all'attivita'  professionale  svolta  ed   agli   eventuali
ulteriori studi compiuti; 
    eventuali pubblicazioni di carattere professionale; 
    ricevute dalle quali risulti l'avvenuto versamento: 
    della tassa di ammissione  agli  esami  dovuta  all'erario  nella
misura di 49,58 euro  (art.  2  -  capoverso  3  -  del  decreto  del
Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  21  dicembre   1990).   Il
versamento, in favore dell'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate,
deve  essere  effettuato  presso  una  banca  o  un  ufficio  postale
utilizzando il modello F23 (codice  tributo:  729T;  codice  ufficio:
quello  dell'Agenzia  delle  Entrate  "locale"  in   relazione   alla
residenza anagrafica del candidato); 
    del contributo di 1,55 euro dovuto all'istituto sede di  esame  a
norma della legge 8 dicembre 1956, n. 1378 e successive modificazioni
(chiedere all'istituto gli estremi  del  conto  corrente  postale  da
utilizzare); 
    fotocopia non autenticata di un documento di identita' (art.  38,
comma 3, decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000); 
    elenco  in  carta  semplice,  sottoscritto  dal  candidato,   dei
documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a  corredo  della
domanda.

Art. 7 Adempimenti dei collegi

				Art. 7 
 
 
                       Adempimenti dei collegi 
 
 
    1. Dopo la  scadenza  del  termine  per  la  presentazione  delle
domande, i Collegi verificata la regolarita' delle  istanze  ricevute
ed utilmente prodotte  e  compiuto  ogni  opportuno  accertamento  di
competenza, comunicano al Ministero dell'Istruzione, dell'Universita'
e      della      Ricerca,      tramite       posta       elettronica
giancarlo.rosci@istruzione.it e al Consiglio Nazionale, il numero dei
candidati, in possesso dei requisiti, ai  fini  della  determinazione
del numero delle  commissioni  da  nominare.  La  comunicazione  deve
essere inoltrata anche nell'ipotesi  che  non  sia  pervenuta  alcuna
domanda, entro la data del 25 maggio 2015, contestualmente  all'invio
a  mezzo  postale,  (MIUR  Direzione  generale  per  gli  Ordinamenti
Scolastici  e  per  l'Autonomia  Scolastica  -  Ufficio  V  -   Viale
Trastevere,  76/A  -  00153  Roma)  degli   elenchi,   distinti   per
specializzazione, con l'indicazione dei nominativi dei  candidati  in
possesso dei requisiti, in  stretto  ordine  alfabetico  e  numerico,
specificando quelle di nuovo e precedente ordinamento nei casi di cui
al successivo art.  9,  comma  3,  per  consentire  al  Ministero  di
provvedere  alla  loro  assegnazione  nelle  commissioni.  I  Collegi
provvedono a  formare  i  detti  elenchi  previo  puntuale  controllo
(articoli  71  e  72  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.
445/2000) delle dichiarazioni sostitutive rese  dai  candidati  nelle
domande, con riferimento,  in  particolare,  sia  all'iscrizione  nel
registro dei praticanti e sia al possesso di uno dei requisiti di cui
al precedente art. 2. 
    Nel predetto elenco vengono indicati, per ciascun  candidato,  il
cognome, il nome, il luogo e la data di nascita, nonche' il requisito
di ammissione posseduto, di cui al precedente art. 2, da indicare con
la lettera corrispondente (A o B o C o D o E o F  o  G).  Accanto  al
nominativo dei candidati con requisiti  di  ammissione  (da  indicare
comunque) ancora in corso di maturazione deve essere apposta anche la
dicitura "Requisito in corso di maturazione" con la data prevista  di
acquisizione che non puo' essere posteriore al  giorno  precedente  a
quello di inizio delle prove d'esame. 
    2. In  calce  al  medesimo  elenco,  datato  e  sottoscritto  dal
Presidente  del   Collegio,   questi   deve   apporre   la   seguente
attestazione: 
    "Il Presidente del Collegio provinciale attesta, ai  sensi  degli
articoli  5  e  6  del  regolamento  degli   esami   di   Stato   per
l'abilitazione  all'esercizio  della  libera   professione   (decreto
ministeriale 29 dicembre 1991, n. 445), relativamente  ai  candidati,
in numero di, di cui all'elenco nominativo che precede; 
    l'iscrizione al registro dei praticanti e l'avvenuto assolvimento
delle condizioni stabilite (art. 2, comma 3, legge n.  17/1990;  art.
8, comma 3, ed art. 55, commi 1, 2 e 3, decreto del Presidente  della
Repubblica n. 328/2001); 
    di aver verificato la regolarita' delle relative domande ricevute
e la  loro  utile  produzione  e  di  aver  compiuto  ogni  opportuno
accertamento di competenza; 
    di aver compiuto puntuale controllo (articoli 71 e 72 decreto del
Presidente  della  Repubblica  n.   445/2000)   delle   dichiarazioni
sostitutive rese dai detti candidati nelle domande, controllo che  ha
dato esito confermativo della loro piena veridicita'". 
    3.  Qualsiasi  variazione  al   predetto   elenco   deve   essere
tempestivamente  comunicata  al  Ministero  per  gli  adempimenti  di
competenza. 
    4. Entro la data del 20 ottobre 2015, i Collegi  provvedono  alla
consegna delle domande ai Dirigenti Scolastici degli istituti tecnici
ai quali sono  indirizzate,  o  ai  Dirigenti  Scolastici  di  quegli
istituti indicati dal  Ministero  in  caso  di  diversa  assegnazione
disposta a norma del precedente art. 3, trattenendo  ai  propri  atti
una fotocopia della domanda di partecipazione agli esami  di  ciascun
candidato.  Le  domande,  corredate  della  relativa  documentazione,
devono essere accompagnate da altro originale del medesimo elenco  di
cui sopra gia' trasmesso al Ministero. Detto elenco e' integrato  con
apposita nota recante indicazione: di eventuali altre variazioni gia'
comunicate al Ministero; dell'avvenuta maturazione del  requisito  di
ammissione per i candidati con la dicitura di cui al precedente comma
2 (allegando le successive dichiarazioni di cui al precedente art. 5,
comma 2). Nel caso in cui i candidati  di  un  Collegio  siano  stati
assegnati a piu' commissioni, con sede nello  stesso  istituto  o  in
istituti  diversi,  il  medesimo  Collegio   allega,   per   ciascuna
commissione, oltre  al  detto  elenco  generale,  specifica  distinta
recante  indicazione  dei  candidati  assegnati  dal  Ministero  alla
singola commissione. 
    5. Successivamente, il Collegio  avra'  cura  di  far  pervenire,
entro e non oltre il settimo giorno dall'inizio delle prove  d'esame,
soltanto  alla  commissione  esaminatrice,  la  comunicazione   della
compiuta o mancata acquisizione dei requisiti  di  ammissione  per  i
restanti candidati con la dicitura  di  cui  al  precedente  comma  2
(allegando le successive dichiarazioni di cui al precedente  art.  5,
comma 2).

Art. 8 Calendario degli esami

				Art. 8 
 
 
                       Calendario degli esami 
 
 
    1. Gli esami hanno inizio in tutte le sedi nello stesso giorno  e
si svolgono secondo il calendario di seguito indicato: 
    3 novembre  2015  -  ore  8,30:  insediamento  delle  commissioni
esaminatrici e riunione preliminare per gli adempimenti previsti  dal
regolamento ed esplicati, con apposite istruzioni ministeriali,  alle
commissioni medesime; 
    4 novembre 2015 - ore 8,30:  prosecuzione  della  detta  riunione
preliminare; 
    5 novembre 2015 - ore 8,30: svolgimento della prima prova scritta
o scritto-grafica; 
    6 novembre 2015 -  ore  8,30:  svolgimento  della  seconda  prova
scritta o scritto-grafica; 
    2. L'elenco e le votazioni dei candidati ammessi a  sostenere  le
prove orali ed il  calendario  relativo  alle  prove  stesse  vengono
notificati, entro il giorno successivo al  termine  della  correzione
degli elaborati,  mediante  affissione  all'albo  dell'istituto  sede
degli esami ed a quello della sede del competente Collegio, al  quale
spetta,  in  ogni  caso,  di   effettuare   al   riguardo   eventuali
comunicazioni individuali (art. 11, comma 5, regolamento).

Art. 9 Prove di esame

				Art. 9 
 
 
                           Prove di esame 
 
 
    1.  I  candidati  debbono   presentarsi,   senza   altro   avviso
ministeriale e tenendo conto delle eventuali  comunicazioni  ricevute
dal Collegio (art. 3, comma 4), alle rispettive  sedi  di  esame  nei
giorni e nell'ora indicati per lo svolgimento delle prove  scritte  o
scritto-grafiche, muniti di valido documento di riconoscimento. 
    2. Gli esami consistono in due prove scritte  o  scritto-grafiche
ed in una prova orale. Gli  argomenti  che  possono  formare  oggetto
delle  prove  d'esame  sono  indicati  nella  tabella   B   allegata,
comprensiva dei programmi  relativi  alla  seconda  prova  scritta  o
scritto-grafica  degli  indirizzi  di  nuovo   ordinamento   (decreto
ministeriale 29 dicembre 2000, n. 447). 
    3. I candidati in possesso dei seguenti diplomi di  precedente  e
nuovo ordinamento devono individuare esattamente,  in  relazione  sia
alla denominazione del diploma posseduto e sia all'anno scolastico di
conseguimento, il programma d'esame loro proprio come da  indicazioni
riportate nella detta tabella B: 
    diplomi di nuovo ordinamento:  Elettronica  e  telecomunicazioni;
Elettrotecnica  ed  automazione;  Meccanica;  Chimico;  Tessile   con
specializzazione  nella   produzione   dei   tessili;   Tessile   con
specializzazione nella confezione industriale; 
    diplomi  di  precedente  ordinamento:  Elettronica   industriale;
Telecomunicazioni;   Elettrotecnica;    Meccanica;    Meccanica    di
precisione; Industrie metalmeccaniche; Chimica industriale; Industria
tessile; Maglieria; Confezione industriale. 
    4. I possessori di diplomi universitari e  lauree  sostengono  le
prove relative alle specializzazioni di nuovo ordinamento. 
    5. Il tempo assegnato ai candidati per lo svolgimento della prova
viene indicato in  calce  al  rispettivo  tema  (art.  11,  comma  1,
regolamento). 
    6. Durante le prove sono consentiti l'uso di strumenti di calcolo
non programmabili e non  stampanti  e  la  consultazione  di  manuali
tecnici e di raccolte  di  leggi  non  commentate  (allegati  A  e  B
regolamento). 
    7. Non sono consentite prove suppletive e, pertanto, i  candidati
che risultino, per qualsiasi motivo, assenti anche ad una sola  delle
prove scritte o  scritto-grafiche  sono  esclusi  dalla  sessione  di
esami.  I  candidati  che,  per  comprovati  e   documentati   motivi
sottoposti   tempestivamente   alla   valutazione   discrezionale   e
definitiva della commissione esaminatrice,  non  siano  in  grado  di
sostenere  la  prova  orale  nel  giorno  stabilito   possono   dalla
commissione stessa essere riconvocati  in  altra  data,  fissata  con
riferimento alle  esigenze  prospettate  dagli  interessati  ed  alla
necessita' della sollecita conclusione della sessione  d'esami  (art.
11, comma 7, regolamento).

Art. 10 Rinvio

				Art. 10 
 
 
                               Rinvio 
 
 
    1. Per quanto non previsto dalla presente ordinanza, si osservano
le disposizioni contenute nel regolamento. 
    La presente ordinanza sara' pubblicata nella   Gazzetta   Ufficiale
della Repubblica italiana. 
    MIURAOODGOSV Prot. n. 0002549/R.U./U. 
      Roma, 26 marzo 2015  
 
                                       Il direttore generale: Palumbo 
_____ 
      Trattamento dei dati personali: Si informa, ai sensi  dell'art.
13 del decreto legislativo n. 196/2003, che i dati personali  forniti
dai  candidati,  raccolti  dal   Ministero   dell'Istruzione,   dell'
Universita' e della Ricerca - Roma (viale Trastevere, n. 76/A),  sono
utilizzati per le necessarie finalita' di  gestione  delle  procedure
inerenti gli esami di abilitazione di cui trattasi.  Gli  interessati
hanno i correlati diritti di cui all'art. 7 del  decreto  legislativo
citato.

Allegato 1

  1. 	TABELLA A 


    Istituti tecnici industriali di Stato sedi di esame

    Valle d'Aosta
    ITIS "E. Brambilla" Verres (Aosta);
    Piemonte
    ITI "Q. Sella" - Biella;
    ITI "Delpozzo" - Cuneo;
    ITI "Omar" - Novara;
    ITI "Ferrari" - Torino;
    ITI "Cobianchi" - Verbania Intra;
    Lombardia
    ITI "Paleocapa" - Bergamo;
    ISS "B. Castelli" - Brescia;
    ITI "Magistri Cumacini" - Como - Lazzago;
    ITI "J. Torriani" - Cremona;
    ITI "A. Badoni" - Lecco;
    ITI "E. Fermi" - Mantova;
    ITI "Curie" - Milano;
    ITI "Hensemberger" - Monza;
    ITI "G. Cardano" - Pavia;
    ITI "Enea Mattei" - Sondrio;
    ITI "Newton" - Varese;
    Trentino Alto Adige
    ITI "G. Galilei" - Bolzano;
    ITI "M. Buonarroti" - Trento;
    Friuli-Venezia Giulia
    ITI "G. Galilei" - Gorizia;
    ITI "J.F. Kennedy" - Pordenone;
    ITI "A. Volta" - Trieste;
    ITI "A. Malignani" - Udine;
    Veneto
    ITI "Segato" - Belluno;
    ITI "G. Marconi" - Padova;
    ITI "F. Viola" - Rovigo;
    ITI "E. Fermi" - Treviso;
    ITI "Pacinotti" - Venezia - Mestre;
    ITI "G. Marconi" - Verona;
    ITI "A. Rossi" - Vicenza;
    Liguria
    ITI "Miorana/Giorgi" - Genova;
    ITI "Galilei" - Imperia;
    ITI "Capellini-Sauro" - La Spezia;
    ITI "G. Ferraris" - Savona;
    Emilia-Romagna
    ITI "O. Belluzzi" Bologna;
    ITI "N.Copernico-A.Carpeggiani" - Ferrara;
    ITI "Marconi" - Forli';
    ITI "Fermo Corni" - Modena;
    ITI "L. Da Vinci" - Parma;
    ITI "G. Marconi" - Piacenza;
    ITI "N. Baldini" - Ravenna;
    ITI "L. Nobili" - Reggio-Emilia;
    ITI "L. Da Vinci" - Rimini;
    Toscana
    ITI "G. Galilei" - Arezzo;
    ITI "P. Porciatti" - Grosseto (Presidenza: I.I.S."Manetti" - via
    Brigate Partigiane, 19);
    ITI "G. Galilei" - Livorno;
    ITI "E. Fermi" - Lucca;
    IIS "D. Zaccagna" - Fossolo-Carrara (Viale XX Settembre, 116);
    ITI "L. Da Vinci" - Pisa;
    ITI "Silvano Fedi" - Pistoia;
    ITI "T. Buzzi" - Prato;
    ITI "Tito Sarrocchi" - Siena;
    ITI "Leonardo Da Vinci" - Firenze;
    Marche
    ITI "Volterra-Elia" - Ancona - Torrette;
    ITI "Montani" - Fermo (Ascoli Piceno);
    ITI "E. Mattei" Urbino (Pesaro);
    Umbria
    ITI "A. Volta" - Perugia;
    ITI "L. Allievi" - Terni;
    Lazio
    ITI "A. Volta" - Frosinone;
    ITI "Galilei-Sani" - Latina;
    ITI "Rosatelli" - Rieti;
    ITI "Armellini" - Roma;
    ITI "L. Da Vinci" - Viterbo;
    Abruzzo
    ITI "L. Di Savoia" - Chieti;
    ITI "Duca D'Aosta" - L'Aquila;
    ITI "A. Volta" - Pescara;
    ITI "Alessandrini" - Teramo;
    Molise
    ITI "G. Marconi-Marino-Forti" - Campobasso;
    Campania
    ITI "G. Dorso" - Avellino;
    ITI "Bosco Lucarelli" - Benevento;
    ITI "F. Giordani" - Caserta;
    ITI "A. Righi" - Napoli;
    ITI "G. Galilei" - Salerno;
    Puglia
    ITI "Marconi" - Bari;
    ITI "G. Giorgi" - Brindisi;
    ITI "Altamura-Da Vinci" - Foggia;
    ITI "E. Fermi" - Lecce;
    ITI "A. Righi" - Taranto;
    Basilicata
    ITI "G.B. Pentasuglia" - Matera;
    ITI "Einstein-De Lorenzo" - Potenza;
    Calabria
    ITI "E. Scalfaro" - Catanzaro;
    ITI "A. Monaco" - Cosenza;
    ITI "G. Donegani" - Crotone;
    ITI "Panella/Vallauri" - Reggio Calabria;
    ITI "Fermi" - Vibo Valentia;
    Sicilia
    ITI "S. Mottura" - Caltanissetta;
    ITI "Archimede" - Catania;
    ITI "E. Majorana" - Piazza Armerina (Enna);
    ITI "Verona Trento" - Messina;
    ITI "Vitt. Emanuele III" - Palermo;
    ITI "E. Majorana" - Ragusa;
    ITI "E. Fermi" - Siracusa;
    ITI "R. D'Altavilla" - Mazara Del Vallo (Trapani);
    Sardegna
    ITI "M. Giua" - Cagliari - Pirri;
    ITI (Viale Costituzione, 33) - Nuoro;
    ITI "Othoca" - Oristano;
    ITI "G.M. Angioy" - Sassari.

    TABELLA B


    Programma d'esame
    (Allegati A - B - C - decreto ministeriale 29 dicembre 1991, n. 445,
    e decreto ministeriale 29 dicembre 2000, n. 447)


    Argomenti oggetto della prima prova scritta o scritto-grafica
    (comune a tutti gli indirizzi)

    La prova consiste nella trattazione di tematiche attinenti
    all'attivita' professionale del perito industriale nell'ambito degli
    argomenti di seguito indicati:
    Regolamento per la libera professione del perito industriale e
    leggi collegate.
    Aspetti deontologici della libera professione.
    Elementi di diritto pubblico e privato attinenti all'esercizio
    della libera professione.
    Elementi di economia ed organizzazione aziendali attinenti
    all'esercizio della libera professione.
    Progetti, direzione dei lavori, contabilita': procedure tecniche
    ed amministrative.
    La funzione peritale nell'ambito professionale e giudiziario.
    Impostazione della perizia tecnica.
    La ricostruzione delle dinamiche di eventi accidentali, partendo
    dagli effetti prodotti, ai fini della individuazione delle cause e
    della relativa stima economica.
    Problematiche di base concernenti la salvaguardia dell'ambiente
    ed i consumi energetici.
    Prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro secondo la
    normativa vigente.
    L'informatica nella progettazione e nella produzione industriale.

    Argomenti oggetto della seconda prova scritta o scritto-grafica
    (specifici per ciascun indirizzo)

    La prova consiste nella redazione di uno o piu' elaborati scritti
    o scritto-grafici attinenti ad attivita' tecnico-professionali
    normalmente richieste al perito industriale, nei limiti delle
    competenze definite dalle norme vigenti, nell'ambito degli argomenti
    di seguito riportati per ciascun indirizzo specializzato (in
    relazione al diploma posseduto, individuare con attenzione il proprio
    indirizzo ed il correlato programma d'esame, con particolare
    riferimento agli indirizzi di precedente e di nuovo ordinamento -
    vedasi sopra art. 9, comma 3).
    Indirizzo: ARTI FOTOGRAFICHE
    Analisi delle caratteristiche chimiche e merceologiche dei
    materiali utilizzati nei laboratori fotografici.
    Applicazione dei procedimenti chimici ed ottici di stampa, di
    ritocco, di ingrandimento nella fotografia in bianco e nero ed a
    colori, artistica, scientifica ed industriale.
    Organizzazione e tecniche di ripresa fotografica e
    cinematografica.
    Studio di bozzetti per varie applicazioni e progettazione di
    montaggi di disegni e di fotografie.
    Gestione tecnico-economica di una piccola o media industria
    fotografica.
    Indirizzo: ARTI GRAFICHE
    Utilizzazione dei principali sistemi di stampa e di riproduzione
    grafica.
    Analisi dei costi di riproduzione e compilazione di preventivi di
    spesa.
    Ideazione di bozzetti relativi a varie applicazioni.
    Progettazione con varie tecniche di lavori grafici con l'impiego
    di diverse tecnologie.
    Organizzazione del lavoro nell'industria grafica con riferimento
    anche alle nuove tecnologie.
    Sovrintendenza operativa: controllo e messa a punto di impianti,
    macchinari, nonche' dei relativi programmi e servizi di manutenzione.
    Gestione tecnico-economica di piccoli e medi impianti del settore
    grafico.
    Indirizzo: CHIMICA CONCIARIA
    Problematiche relative alla produzione e provenienza delle pelli.
    Identificazione dei difetti.
    Problemi relativi alla conservazione delle pelli grezze e finite
    (microscopia).
    Impostazione e gestione delle operazioni di concia e di
    rifinizione dei materiali conciati: problematiche chimiche,
    chimico-fisiche ed impiantistiche del processo conciario.
    Controllo strumentale della qualita' del prodotto finito e
    controllo chimico degli ausiliari e dei cuoi (in tutti i tipi di
    concia).
    Dimensionamento e gestione degli impianti di servizio
    dell'industria conciaria (acque di processo, reflui industriali e
    scarichi atmosferici).
    Metodiche di analisi microbiologica e chimica (qualiquantitativa
    e strumentale) in relazione alle esigenze del settore.
    Indirizzo: CHIMICA INDUSTRIALE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1996/97)
    L'indagine chimica analitica e strumentale sui prodotti intermedi
    e su prodotto finito in un processo industriale. - Processi di
    sintesi industriale e parametri che li influenzano.
    Macchinario e attrezzature utilizzati negli impianti industriali
    chimici: descrizione e dimensionamento di massima.
    Calcoli di massima di scambi termici e del dimensionamento di
    evaporatori, colonne di distillazione, essiccatori e determinazione
    delle condizioni operative.
    Calcoli del numero di stadi nell'operazione estrazione con
    solvente.
    Criteri di scelta dei polimeri in funzione dell'uso cui sono
    destinati.
    Processi basati su biotecnologia con particolare riferimento alla
    produzione di biogas ed al trattamento aerobico ed anaerobico per la
    depurazione delle acque reflue civili ed industriali.
    Analisi chimica, analitica e strumentale dei terreni, di acque e
    di prodotti alimentari.
    Indirizzo: CHIMICA NUCLEARE
    Effetti biologici delle radiazioni. Problematiche della
    manipolazione dei materiali. Igiene del lavoro e mezzi di protezione
    nelle unita' nucleari.
    Tecniche delle analisi chimiche di laboratorio.
    Lettura ed interpretazione di schemi di impianti chimici:
    principali apparecchiature e strumenti di controllo e misura. - I
    radioisotopi nelle applicazioni tecnologiche, biologiche e
    scientifiche.
    Produzione dell'energia nucleare: fondamenti delle tecnologie dei
    reattori di ricerca e di potenza.
    Recupero chimico dei residui di fissione.
    Indirizzo: CHIMICO (nuovo ordinamento: diplomi conseguiti a partire
    dall'anno scolastico 1997/98)
    Processi di sintesi industriali sviluppo e controllo.
    Macchinari ed attrezzature utilizzati negli impianti industriali
    chimici: descrizione; principi di funzionamento; criteri di scelta;
    dimensionamento di massima.
    I controlli analitici e strumentali nei processi industriali
    sulle materie prime, prodotti intermedi e prodotti finali.
    Calcoli di scambi termici e del dimensionamento di evaporatori,
    colonne di distillazione, essiccatori e determinazione delle
    condizioni operative.
    Processi biotecnologici: trattamenti aerobici ed anaerobici per
    la depurazione delle acque reflue civili ed industriali; tecniche di
    estrazione, purificazione e controllo analitico dei prodotti della
    fermentazione; i fermentatori: tipi; caratteristiche;
    dimensionamento. Misurazioni e controlli. Controlli analitici in
    continuo.
    I rifiuti solidi e loro trattamento: aspetto chimico-fisico,
    impiantistico, normativo.
    Chimica ed ambiente: aspetti ecologici ed impatto ambientale
    della moderna industria chimica.
    Analisi chimica analitica e strumentale dei terreni, di acque, di
    prodotti alimentari e di ogni altro prodotto chimico naturale o di
    sintesi.
    Controllo e certificazione: norme e direttive nazionali e
    comunitarie, conoscenza e utilizzo delle metodiche ufficiali di
    controllo, certificazione.
    Prevenzione infortuni ed igiene del lavoro: la sicurezza del
    laboratorio chimico: norme generali di comportamento in laboratorio,
    mezzi di protezione individuali, norme per la manipolazione delle
    sostanze caustiche, corrosive, tossiche, infiammabili, e per lo
    smaltimento dei rifiuti.
    Indirizzo: CONFEZIONE INDUSTRIALE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1996/97)
    Analisi delle caratteristiche di lavorabilita' e di adattabilita'
    delle materie prime (filati, tessuti diversi) inerenti le confezioni
    industriali.
    Ricerche di mercato per l'acquisizione degli elementi atti a
    definire la tipologia dei prodotti in base agli orientamenti dei
    consumatori.
    Elaborazione dei cicli di lavorazione attinenti alla confezione
    industriale.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione; analisi
    e valutazione dei tempi e dei costi. - Organizzazione e gestione
    tecnico-economiche degli impianti produttivi.
    Indirizzo: COSTRUZIONI AERONAUTICHE
    Disegno tecnico di strutture aeronautiche.
    Fabbricazione e montaggio di componenti.
    Collaudo strutturale dei velivoli.
    Elaborazione dei risultati di prove statiche e di volo, secondo
    le norme del Registro aeronautico italiano. - Determinazione delle
    lunghezze di decollo in funzione del carico.
    Montaggio, smontaggio e revisione degli aeromobili.
    Collaudo e gestione di macchine termiche motrici ed operatrici,
    ed in particolare turbine a gas e propulsori a reazione. -
    Individuazione delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei
    materiali correntemente impiegati nelle costruzioni aeronautiche.
    Programmazione e montaggio di componenti aeronautici con
    elaborazione dei cicli di lavorazione e delle relative attrezzature.
    Indirizzo: CRONOMETRIA
    Fabbricazione e montaggio di componenti di meccanismi applicati
    all'orologeria, con elaborazione dei cicli di lavorazione.
    Progetto di componenti elettriche ed elettroniche di corrente
    impiego in orologeria.
    Progettazione ed esecuzione di impianti di orologi elettrici.
    Impiego di dispositivi elettrocronometrici per uso operativo,
    industriale e scientifico.
    Controllo degli apparecchi cronometrici di alta precisione
    Controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei
    prodotti finiti.
    Progetto di elementi e semplici gruppi meccanici.
    Indirizzo: DISEGNO DI TESSUTI
    Ideazione di bozzetti con la messa a rapporto dei motivi che
    compongono il disegno di un tessuto operato, completa di messa in
    carta e nota di lettura.
    Ideazione di bozzetti con la messa a rapporto dei motivi che
    compongono il disegno di un tessuto stampato, completa di :
    a) selezione di colori per la realizzazione dei quadri da stampa;
    b) predisposizione di eventuali sovrapposizioni delle tinte per
    ottenere ulteriori effetti intermedi e sfumati su tessuti.
    Pianificazione e controllo della produzione :
    a) scelta delle materie prime;
    b) predisposizione dei piani di lavoro.
    Sovrintendenza operativa: controllo e collaudo delle fasi di
    produzione dei tessuti operati e dei tessuti stampati. - Supporto
    tecnico alla commercializzazione dei prodotti.
    Indirizzo: EDILIZIA
    Il progetto, la realizzazione ed il collaudo dei fabbricati,
    delle strade e delle opere idrauliche, sia nel caso di nuovo impianto
    che negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con
    riferimento ai materiali, alle tecniche costruttive, al
    dimensionamento, all'inserimento degli impianti tecnici, alla
    direzione ed alla contabilita' dei lavori, all'impianto ed alla
    conduzione del cantiere ed alla normativa (urbanistica, ambientale,
    sanitaria, per il contenimento dei consumi energetici, per la
    sicurezza, ivi compresa quella per le zone sismiche).
    Il rilevamento topografico e le relative applicazioni (metodi,
    tecniche, strumenti); il funzionamento del catasto e le operazioni
    catastali.
    La stima dei beni immobili con particolare riferimento alle
    costruzioni edili.
    Indirizzo: ELETTRONICA INDUSTRIALE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1995/96)
    Progettazione ed esecuzione di apparati impiegati in sistemi
    automatici di controllo e di misura: schemi di principio ed a blocchi
    della soluzione, dimensionamento delle varie parti e scelta dei
    componenti, disegno normalizzato.
    Analisi, sintesi e dimensionamento di dispositivi elettronici per
    la generazione ed il trattamento dei segnali a bassa e media
    frequenza, di dispositivi elettronici di potenza, di dispositivi
    logici e programmabili; utilizzazione di strumenti informatici nel
    progetto, nell'analisi e nel calcolo.
    Materiali e tecniche impiegati nella costruzione di sistemi
    automatici di controllo e di misura.
    Strumenti e tecniche di misura e di collaudo degli apparati
    elettronici.
    Manutenzione di sistemi elettronici; ricerca guasti e loro
    riparazione.
    Preventivi dei costi di apparati elettronici; valutazione delle
    prestazioni e stima del valore.
    Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (nuovo ordinamento:
    diplomi conseguiti a partire dall'anno scolastico 1996/97)
    Progettazione di sottosistemi elettronici, di sistemi automatici
    e di apparati impiegati nelle telecomunicazioni mediante l'uso delle
    tecnologie caratteristiche del settore.
    Analisi della tipologia degli automatismi sia dal punto di vista
    delle funzioni esercitate sia dal punto di vista dei principi di
    funzionamento. Uso delle funzioni di elaborazione dei segnali e dei
    dispositivi che le realizzano.
    Analisi, sintesi e dimensionamento di dispositivi logici e
    programmabili, utilizzazione di strumenti informatici nel progetto,
    nell'analisi e nel calcolo.
    Analisi di processi e dispositivi tecnici.
    Tecniche di trasmissione con o senza modulazione dei segnali.
    Norme e standards nazionali ed internazionali. Sistemi telematici e
    problematiche relative. Tecniche di modulazione: segnali analogici,
    digitali, multiplazione di segnali analogici e numerici.
    Trasmissione dati. Apparati per la trasmissione e ricezione dati.
    Raccomandazioni e protocolli.
    Materiali e tecniche impiegati nella composizione di apparati
    elettronici e dei sistemi di telecomunicazione. Utilizzazione dei
    componenti attraverso la lettura dei dati tecnici ad essi associati.
    Strumenti e tecniche di misura e di collaudo degli apparati
    elettronici e degli apparati di telecomunicazione.
    Offerta del mercato della componentistica e preventivi di costi
    di apparati elettronici e per le telecomunicazioni. Valutazione delle
    prestazioni e stima del valore.
    Disegno normalizzato e documentazione del processo progettuale e
    d'uso.
    Prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro. Normativa, leggi ed
    Enti preposti.
    Indirizzo: ELETTROTECNICA (precedente ordinamento: diplomi conseguiti
    fino all'anno scolastico 1995/96)
    Progettazione, direzione dei lavori ed esecuzione di impianti
    elettrici: dimensionamento, rappresentazione grafica normalizzata,
    norme di sicurezza, protezioni, regolazioni, manovre e controlli
    (anche con dispositivi automatici).
    Macchine elettriche: funzionamento, strutture, regolazioni,
    impieghi.
    Materiali impiegati nella costruzione di impianti e di macchinari
    elettrici e loro tecnologia.
    Strumenti, metodi e tecniche di misura di grandezze elettriche e
    di collaudo di componenti circuitali, di macchine e di impianti
    elettrici.
    Manutenzione di impianti e di macchinario elettrici; ricerca di
    guasti e loro riparazione.
    Soccorsi d'urgenza.
    Preventivi di costo degli impianti elettrici; tarifficazione
    dell'energia elettrica.
    Indirizzo: ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE (nuovo ordinamento: diplomi
    conseguiti a partire dall'anno scolastico 1996/97)
    Progettazione ed esecuzione di impianti elettrici civili ed
    industriali: dimensionamento, rappresentazione grafica normalizzata,
    norme di sicurezza, protezioni, regolazioni, manovre e controlli
    anche automatizzati.
    Alimentatori, convertitori, stabilizzatori. Circuiti di potenza
    con Tiristori. Filtri, multivibratori. Sensori, trasduttori,
    attuatori.
    Tecniche di comando, regolazione e controllo. Tipo di
    regolazione, organi di regolazione. PLC. Azionamenti di potenza,
    controlli programmabili.
    Macchine elettriche: funzionamento, impiego, regolazioni,
    strutture.
    Materiali impiegati nella costruzione di impianti e di macchinari
    elettrici.
    Strumenti, metodi e tecniche di misura di grandezze elettriche e
    di collaudo di componenti circuitali, di macchine e di impianti
    elettrici.
    Manutenzione di impianti e di macchinario elettrico.
    Preventivi di costo degli impianti elettrici, tarifficazione
    dell'energia elettrica.
    Soccorso d'urgenza, prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro.
    Normativa, leggi ed Enti preposti.
    Indirizzo: ENERGIA NUCLEARE
    Problematiche della manipolazione dei materiali radioattivi e
    della protezione dalle radiazioni.
    Conduzione di reattori e di impianti nucleari.
    Progettazione, realizzazione e collaudo di semplici apparecchi
    elettronici e nucleari impiegati nei laboratori di ricerca e negli
    impianti nucleari.
    Lettura ed interpretazione di schemi di impianti nucleari:
    aspetti funzionali dei vari organi e componenti. - Norme per
    l'eliminazione, lo stivaggio e la rigenerazione di residui
    radioattivi.
    Gestione di stazioni fisse e mobili di rilevamento di
    radioattivita'.
    Indirizzo: FISICA INDUSTRIALE
    Direzione ed organizzazione degli impianti di produzione di
    apparecchiature e strumentazioni elettriche, elettroniche,
    radiologiche, radarologiche e meccaniche.
    Progettazione, controllo e collaudo di apparecchiature
    tecnico-scientifiche.
    Lettura ed interpretazione di schemi di impianti industriali:
    diagrammi di lavorazione, aspetti funzionali del macchinario,
    strumentazione.
    Sistemi automatici di regolazione e controllo di impianti,
    macchinari ed apparecchi.
    Tecniche delle analisi chimiche di laboratorio.
    Indirizzo: INDUSTRIA CARTARIA
    Caratteristiche chimico-fisiche delle acque utilizzate nelle
    cartiere.
    Fonti di approvvigionamento per l'ottenimento della cellulosa,
    con particolare riferimento al tipo di carta che si vuole produrre.
    Rigenerazione della cartaccia e degli stracci.
    Prodotti di carica, imbianchimento e colorazione della carta.
    Materiali impiegati nell'industria cartaria.
    Utilizzazione dei liscivi di scarico e dei sottoprodotti
    nell'industria cartaria.
    Processi di depurazione e riciclaggio delle acque di scarico in
    una cartiera.
    Controllo e collaudo delle materie prime e dei prodotti finiti.
    Organizzazione e conduzione degli impianti di produzione della
    carta.
    Tecniche delle analisi chimiche di laboratorio.
    Lettura ed interpretazione di schemi di impianti di cartiere:
    diagrammi di lavorazione, aspetti funzionali del macchinario,
    strumentazioni.
    Indirizzo: INDUSTRIA MINERARIA
    Conoscenza delle caratteristiche geologiche del sottosuolo.
    Organizzazione e conduzione dei cantieri di scavo a cielo aperto
    e sotterranei.
    Studio dei metodi di preparazione - analisi dei costi.
    Studio degli esplosivi; volate a cielo aperto ed in sotterraneo;
    dimensionamento delle volate per lo scavo delle gallerie. -
    Dimensionamento di semplici impianti di frantumazione e macinazione.
    Caratteristiche funzionali e campo di impiego delle principali
    macchine presenti in un impianto di trattamento dei minerali.
    Norme di sicurezza e ricerca dei guasti piu' frequenti al fine di
    provvedere ad una corretta manutenzione. - Utilizzo di semplici cicli
    pneumatici.
    Il rilevamento topografico e le relative applicazioni (metodi,
    tecniche, strumenti).
    Indirizzo: INDUSTRIA NAVALMECCANICA
    Dimensionamento dei particolari, degli scafi, delle
    sovrastrutture e degli impianti di bordo delle navi.
    Programmazione del lavoro nei cantieri navali; organizzazione e
    controllo della produzione; analisi e valutazione dei conti.
    Allestimento reparti per la costruzione e la riparazione delle
    navi.
    Sviluppo tecnico del progetto di una nave con struttura
    metallica.
    Determinazione del fabbisogno di materie prime.
    Disegno del piano di costruzione di una imbarcazione o di una
    nave (in legno, metallica chiodata o saldata, in plastica e in
    materiali composti) e rappresentazione in scala delle relative
    strutture e particolari costruttivi.
    Esecuzione di impianti di bordo.
    Gestione di macchine a fluido motrici ed operatrici.
    Individuazione delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche
    dei materiali correntemente impiegati nelle costruzioni navali.
    Indirizzo: INDUSTRIA OTTICA
    Metrologia, Sistema Internazionale (S.I.) ed enti di
    normalizzazione, con particolare riferimento alla radiometria ed alla
    fotometria.
    Convenzioni, formule e metodi dell'ottica geometrica e
    dell'ottica fisica. Aberrazioni e loro misura; elementi di calcolo di
    sistemi ottici: interferenza, diffrazione e polarizzazione. Calcolo
    del potere risolutivo di cannocchiali, prismi e reticoli.
    Caratteristiche generali degli strumenti e teoria della
    misurazione, con particolare riferimento ai campioni delle unita' di
    misura.
    Progettazione di strumenti ottici e relativi studi di
    lavorazione; rappresentazione grafica normalizzata.
    Taratura, collaudo e utilizzo di cannocchiali, microscopi, banchi
    ottici, focometri, spettrometri, rifrattometri, fotometri ed
    apparecchiature fotografiche. Proiettori, fari e apparecchi di
    protezione.
    Controlli e misure ottiche di laboratorio.
    Fabbricazione e lavorazione del vetro ottico. Descrizione delle
    macchine di uso comune per la lavorazione del vetro.
    Indirizzo: INDUSTRIA TESSILE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1996/97)
    Progettazione dei prodotti: studio della realizzazione dei filati
    secondo i vari cicli tecnologici di filatura.
    Ideazione dei tessuti e predisposizione dei dati tecnici per la
    loro esecuzione.
    Valutazione delle esigenze della confezione industriale e delle
    implicazioni economiche dei prodotti. - Pianificazione e controllo
    della produzione.
    Scelta delle materie prime.
    Predisposizione dei piani di lavoro.
    Analisi dei tempi e dei costi.
    Controllo della qualita' delle materie prime, dei semilavorati e
    dei prodotti finiti.
    Sovrintendenza operativa, controllo e collaudo delle fasi di
    produzione di filati e di tessuti.
    Supporti tecnici alla commercializzazione dei prodotti.
    Indirizzo: INDUSTRIA TINTORIA
    Impostazione e gestione delle operazioni tintoriali e di stampa
    dei materiali tessili; problematiche chimiche, chimicofisiche ed
    impiantistiche del processo tintoriale.
    Organizzazione delle operazioni pre-tintoriali di nobilitazione e
    finitura dei materiali tessili.
    Ricettazione strumentale e controllo coloristico della qualita'
    del prodotto nella colorimetria industriale.
    Controllo chimico della qualita' degli ausiliari tessili, dei
    coloranti e dei materiali tessili (materie prime, semilavorati e
    prodotti finiti).
    Dimensionamento e gestione degli impianti di servizio
    nell'industria tintoria (acque di processo, reflui industriali e
    scarichi atmosferici).
    Metodiche di analisi chimica qualitativa-quantitativa e
    strumentale in relazione alle esigenze del settore.
    Indirizzo: INDUSTRIE CEREALICOLE
    Esame dei vari tipi di grano; apparecchiature atte a rivelare la
    presenza di grano tenero negli sfarinati di grano duro. - Tecniche
    agrologiche: governo delle acque e colmate di monte; terrazzamenti,
    scasso, ripuntatura, ravagliatura.
    Vari sistemi di avvicendamento delle colture (rotazione e
    consociazione) con particolare riguardo alla coltivazione di cereali:
    frumento, avena, segale, granturco, riso, saggina, miglio, panico.
    Raccolta, manipolazione e conservazione dei prodotti:
    imballaggio, insilamento.
    Criteri di scelta dei materiali da costruzione negli impianti
    cerealicoli e macchinario piu' in uso nell'industria cerealicola:
    mezzi di trasporto, raccoglitori di polveri-cicloni.
    Scelta delle macchine per la molitura in funzione della
    dimensione e durezza dei grani e della agglomerabilita' del prodotto
    macinato: angolo mordente e angolo d'attrito.
    Macchinario occorrente per la cernita; descrizione
    particolareggiata della struttura e funzionamento di un plansichter.
    - Trattamento ed eventuale riutilizzazione delle acque reflue in
    un'industria cerealicola.
    Indirizzo: INDUSTRIE METALMECCANICHE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1995/96)
    Fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con
    elaborazione di cicli di lavorazione.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione; analisi
    e valutazione dei costi.
    Realizzazione e gestione di semplici impianti industriali.
    Analisi delle caratteristiche tecnologiche e meccaniche dei
    materiali metallici di impiego corrente.
    Controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei
    prodotti finiti.
    Utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di
    movimentazione e di produzione.
    Sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di
    lavorazione CNC.
    Controllo e messa a punto di impianti, macchinari, nonche' dei
    relativi programmi e servizi di manutenzione.
    Indirizzo: INFORMATICA
    Progettazione ed esecuzione di sistemi di elaborazione dati
    rivolti all'automazione degli apparati di controllo e di misura, al
    calcolo scientifico e tecnico, alla gestione di processi di vario
    genere: analisi e progettazione a grandi blocchi dell'hardware e del
    software, sviluppo di specifici moduli software, produzione della
    documentazione.
    Tecniche di sviluppo di programmi, sia mediante linguaggi di
    programmazione di tipo e livello adeguato alle diverse applicazioni,
    sia mediante altri strumenti software di tipo generale e specifico.
    Analisi e dimensionamento di piccoli sistemi elettronici
    impiegati nei sistemi di elaborazione dei dati e nel loro
    interfacciamento con le periferiche e con le apparecchiature esterne.
    Sistemi di elaborazione dei dati: architetture, sistemi
    operativi, archivi, reti locali e su larga scala: problemi e tecniche
    di gestione dei sistemi di elaborazione. Nocivita' e prevenzione.
    Preventivi di spesa, valutazione delle prestazioni e stima dei
    sistemi di elaborazione.
    Indirizzo: MAGLIERIA (precedente ordinamento: diplomi conseguiti fino
    all'anno scolastico 1996/97)
    Progettazione dei prodotti: studio delle realizzazioni dei filati
    secondo i vari cicli tecnologici di filatura.
    Ideazione dei tessuti a maglia e predisposizione dei dati tecnici
    per la loro esecuzione.
    Valutazione delle esigenze della confezione industriale con
    tessuti a maglia e delle implicazioni economiche dei prodotti.
    Pianificazione e controllo della produzione:
    a) scelta delle materie prime;
    b) predisposizione dei piani di lavoro;
    c) analisi dei tempi e dei costi;
    d) controllo della qualita' delle materie prime, dei semilavorati
    e dei prodotti finiti.
    Sovrintendenza operativa: controllo e collaudo delle fasi di
    produzione di filati, tessuti a maglia e calze. - Supporti tecnici
    alla commercializzazione dei prodotti.
    Indirizzo: MATERIE PLASTICHE
    Elencazione e illustrazione dei caratteri chimico-fisici e
    meccanici delle piu' diffuse materie plastiche naturali derivate da
    vegetali e da proteine.
    I monomeri di partenza per la fabbricazione di fibre tessili
    artificiali.
    Materiali inerti adoperati per la carica di manufatti
    termoplastici, termoindurenti, poliesteri.
    Descrizione degli stampi, degli apparecchi a iniezione, degli
    estrusori.
    Meccanismi di reazione nella polimerizzazione e ruolo dei
    catalizzatori di processo.
    Impiego e caratteristiche delle principali macchine ed
    attrezzature di un laboratorio tecnologico delle materie plastiche.
    Macchinario impiegato nella riciclizzazione degli scarti di
    fabbrica.
    Caratteristiche costruttive e funzionali delle principali
    macchine e degli impianti per la trasformazione delle materie
    plastiche. Definizione dei cicli e dei parametri di lavoro.
    Determinazione mediante prove tecnologiche di laboratorio delle
    caratteristiche dei materiali plastici secondo normativa unificata
    (Norme ISO, UNIPLAST, ASTM e DIN).
    Organizzazione e gestione di semplici impianti industriali per la
    fabbricazione di prodotti plastici.
    Indirizzo: MECCANICA (precedente ordinamento: diplomi conseguiti fino
    all'anno scolastico 1995/96)
    Fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con
    elaborazione di cicli di lavorazione.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione; analisi
    e valutazione dei costi. - Realizzazione e gestione di semplici
    impianti industriali.
    Progetto di elementi e semplici gruppi meccanici.
    Collaudo e gestione di macchine a fluido motrici ed operatrici.
    Controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei
    prodotti finiti.
    Utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di
    movimentazione e di produzione.
    Sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di
    lavorazione CNC.
    Controllo e messa a punto di impianti, macchinari, nonche' dei
    relativi programmi e servizi di manutenzione.
    Indirizzo: MECCANICA (nuovo ordinamento: diplomi conseguiti a partire
    dall'anno scolastico 1996/97)
    Progetto (dimensionamento e verifica) e disegno esecutivo
    assistito al computer (CAD) di elementi e gruppi meccanici.
    Analisi delle caratteristiche tecnologiche e meccaniche dei
    materiali metallici di impiego corrente.
    Controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei
    prodotti finiti; la qualita' ed il controllo di qualita'. - Progetto
    di parti di macchine a fluido e di impianti che utilizzano macchine a
    fluido.
    Collaudo e gestione di impianti, di macchine a fluido motrici ed
    operatrici.
    Elaborazione di cicli di lavorazione per la fabbricazione ed il
    montaggio di componenti meccanici.
    Principi base della progettazione e produzione assistita al
    computer (CAD-CAM) di componenti meccanici.
    Realizzazione e gestione di impianti industriali comprendenti
    anche elementi automatici di pneumatica ed oleodinamica. Gestione di
    impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione,
    anche con riguardo alla normativa antinfortunistica.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione; analisi
    e valutazione dei costi.
    Sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di
    lavorazione CNC (Norme ISO).
    Controllo e messa a punto di impianti, macchinari, nonche' dei
    relativi programmi e servizi di manutenzione. - Programmazione per la
    realizzazione di sistemi automatici mediante l'uso di PLC.
    Prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro. Normativa, leggi ed
    Enti preposti.
    Indirizzo: MECCANICA DI PRECISIONE (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1995/96)
    Progettazione e disegno esecutivo di strumenti ed apparecchiature
    caratteristiche della meccanica fine e di precisione, e di loro
    parti, con elaborazione di cicli di lavorazione.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione, analisi
    e valutazione dei costi.
    Realizzazione e gestione dei reparti di meccanica fine in
    impianti industriali.
    Progetto di elementi e semplici gruppi meccanici.
    Utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di
    movimentazione e di produzione.
    Sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili di corrente
    impiego nella meccanica fine e di precisione, nonche' dei
    corrispondenti centri di lavorazione CNC.
    Controllo e messa a punto di impianti, di macchinari, nonche' dei
    relativi programmi e servizi di manutenzione.
    Indirizzo: METALLURGIA
    Impostazione dei cicli di fabbricazione per pezzi fusi, forgiati,
    saldati. Scelta motivata dei materiali impiegati tenendo conto delle
    caratteristiche tecnologiche e meccaniche e del costo.
    Interpretazione delle specifiche tecniche.
    Gestione di un impianto di saldatura manuale e automatica.
    Gestione di una fonderia per ghisa, acciaio e leghe non ferrose.
    Gestione di una fucina con magli e presse.
    Gestione di un impianto per trattamenti termici dei materiali
    metallici.
    Collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti
    con prove meccaniche, metallografiche, non distruttive.
    Gestione del calore e dei recuperi con particolare riferimento
    agli impianti a fuoco continuo. Misura e controllo della temperatura.
    Progettazione degli impianti di riscaldamento civili e
    industriali.
    Inquinamento chimico, termico e acustico degli impianti di lavoro
    e dispositivi per la depurazione. Malattie professionali.
    Indirizzo: TECNOLOGIE ALIMENTARI (ex industrie alimentari)
    Considerazioni sulla chimica dei colloidi nelle sostanze
    organiche per uso alimentare.
    Giudizio sulla potabilita' di un'acqua per uso alimentare in
    funzione delle sue caratteristiche chimico-fisiche e batteriologiche.
    Nuovi processi di depurazione per eluti destinati
    all'alimentazione: filtrazione trasversale, ultrafiltrazione,
    irradiazione, sterilizzazione.
    Illustrazione dei processi di conservazione e trasformazione
    delle derrate alimentari di origine vegetale e animale:
    concentrazione, essiccamento, osmosi inversa, liofilizzazione, uso di
    gas inerti.
    Considerazioni sull'economia dei prodotti conservati e
    trasformati; impianti di insilamento e mezzi di trasporto. - Criteri
    di scelta dei materiali da costruzione negli impianti destinati alla
    produzione di sostanze alimentari.
    Sofisticazioni, adulterazioni: agglomeranti, emulsionanti,
    prodotti di carica, coloranti, conservativi ammessi dalla legge per i
    vari prodotti alimentari.
    Igiene di lavoro e mezzi atti a prevenire processi fermentativi
    indesiderati nell'industria alimentare.
    Indirizzo: TELECOMUNICAZIONI (precedente ordinamento: diplomi
    conseguiti fino all'anno scolastico 1995/96)
    Progettazione ed esecuzione di apparati impiegati in sistemi di
    telecomunicazione di suoni, immagini e dati: schemi di principio ed a
    blocchi della soluzione, dimensionamento delle varie parti e scelta
    dei componenti, disegno normalizzato. - Analisi, sintesi e
    dimensionamento di dispositivi elettronici per la generazione ed il
    trattamento dei segnali a media ed alta frequenza, per la modulazione
    e demodulazione, per la trasmissione nello spazio e con i diversi
    mezzi, per la commutazione e la trasmissione simultanea. Uso dei
    sistemi programmabili come componenti dei sistemi di
    telecomunicazione. Uso di strumenti informatici nel progetto,
    nell'analisi e nel calcolo.
    Materiali e tecniche impiegati nella costruzione di sistemi di
    telecomunicazione.
    Strumenti e tecniche di misura e di collaudo degli apparati di
    telecomunicazione.
    Manutenzione di sistemi di telecomunicazione. Ricerca guasti e
    loro riparazione.
    Preventivi dei costi di apparati per i sistemi di
    telecomunicazione. Valutazione delle prestazioni e stima del valore.
    Indirizzo: TERMOTECNICA
    Progetto di elementi di semplici gruppi meccanici.
    Gestione e collaudo delle macchine a fluido motrici ed
    operatrici.
    Progettazione, direzione lavori, contabilita', collaudo e
    gestione di:
    a) impianti di riscaldamento, ventilazione, refrigerazione,
    condizionamento per usi civili ed industriali;
    b) semplici impianti di produzione di energia;
    c) impianti di stoccaggio e distribuzione di fluidi;
    d) impianti di spegnimento incendi.
    Sistemi automatici di regolazione e controllo di impianti e
    macchinari.
    Indirizzo: TESSILE CON SPECIALIZZAZIONE NELLA CONFEZIONE INDUSTRIALE
    (nuovo ordinamento: diplomi conseguiti a partire dall'anno scolastico
    1997/98)
    Analisi per l'individuazione delle tendenze moda.
    Dinamiche evolutive di distribuzione del prodotto, fonti
    informative sul mercato, sistema informativo di marketing
    dell'azienda e comunicazione esterna.
    Analisi delle caratteristiche della lavorabilita', di
    adattabilita' e di controllo di qualita' delle materie prime (filati,
    tessuti diversi) inerenti le confezioni industriali.
    Elaborazione dei cicli di lavorazione attinenti alla confezione
    industriale.
    Programmazione, avanzamento e controllo della produzione,
    controlli di qualita' dei semilavorati e dei prodotti finiti, analisi
    e valutazioni dei tempi e dei costi.
    Organizzazione e gestione tecnico-economiche degli impianti
    produttivi.
    Prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro. Normativa, leggi ed
    Enti preposti.
    Indirizzo: TESSILE CON SPECIALIZZAZIONE NELLA PRODUZIONE DEI TESSILI
    (nuovo ordinamento: diplomi conseguiti a partire dall'anno scolastico
    1997/98)
    Analisi per l'individuazione delle tendenze moda.
    Dinamiche evolutive di distribuzione del prodotto, fonti
    informative sul mercato, sistema informativo di marketing
    dell'azienda e comunicazione esterna.
    Progettazione dei prodotti: studio della realizzazione dei filati
    secondo i vari cicli tecnologici di filatura. - Ideazione di tessuti
    a fili rettilinei e a maglia e predisposizione dei dati tecnici per
    la loro esecuzione.
    Valutazione delle esigenze della confezione industriale e delle
    implicazioni economiche dei prodotti.
    Pianificazione e controllo della produzione: scelta delle materie
    prime; predisposizione dei piani di lavoro; analisi dei tempi e dei
    costi; controllo della qualita' delle materie prime, dei semilavorati
    e dei prodotti finiti.
    Sovrintendenza operativa, controllo e collaudo delle fasi di
    produzione di filati, di tessuti a fili rettilinei e a maglia. -
    Supporti tecnici alla commercializzazione dei prodotti.
    Prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro. Normativa, leggi ed
    Enti preposti.

    Argomenti oggetto della prova orale

    La prova orale concorre a verificare il possesso da parte del
    candidato dei requisiti indispensabili per l'esercizio della
    professione di perito industriale.
    L'esame, traendo eventualmente spunto dalla esposizione delle
    esperienze maturate dal candidato nel corso delle attivita' previste
    dal 3 comma dell'art. 2 della legge 2.2.1990, n. 17, e dalla
    discussione delle prove scritte o scrittografiche, consiste nella
    trattazione pluridisciplinare dei problemi e degli argomenti elencati
    nell'allegato A e nell'allegato B (relativo a ciascun indirizzo
    specializzato), nei limiti delle competenze professionali del perito
    industriale definite dall'ordinamento vigente.

    TABELLE C - D - E


    Parte di provvedimento in formato grafico

Torna su